mercoledì 4 luglio 2012

Villa d'Este - Tivoli

Le famose cento fontane
Foto: Cicci's Tour

Per molte persone il vero e proprio periodo di vacanza inizia il mese di agosto, ma già a luglio, complici le temperature che si alzano, i ritmi iniziano a rallentare e l'esigenza di fuggire dall'afa cittadina si fa sempre più pressante. Chi può corre a fare due tuffi al mare, oppure si rifugia tra le fresche montagne. Ma per chi non ha la possibilità di raggiungere questi freschi luoghi, quali alternative ci sono? I musei sono sempre un bel rimedio fresco e stimolante. Ma perché non godere a pieno dei raggi del sole di luglio, anche se particolarmente caldi?
Il giusto connubio tra aria aperta e fresco sollievo sta nelle antiche ville e i loro parchi. L'Italia è disseminata di questi luoghi dove la visita culturale si unisce alla piacevolezza di una passeggiata al fresco della vegetazione.
Tra le numerose alternative la scelta è caduta su Villa d'Este, famosa per le sue numerose e bellissime fontane: forse è stato proprio il richiamo dell'acqua a dettare la decisione.


Le case di Tivoli lungo le pendici dei Monti Tiburtini
Foto: Cicci's Tour

La città di Tivoli (55650 ab.), collocata sulle pendici occidentali dei Monti Tiburtini, rilievi di modesta entità ad est di Roma, posizionata lungo il fiume Aniene presso la grande cascata, insieme al suo territorio ha goduto fin dai tempi antichi di condizioni favorevoli sia dal punto di vista climatico che strategico, dal momento in cui controllava tutti i traffici da e per l'Abruzzo.
La ricchezza delle acque favorì nelle diverse epoche, l'impianto di grandi complessi architettonici proprio come quello che abbiamo visitato e che fa parte del Patrimonio Mondiale UNESCO.
La villa fu voluta dal Cardinale Ippolito II d'Este governatore di Tivoli dal 1550, che ebbe subito l'idea di realizzare un giardino lungo il pendio dirupato della "Valle Gaudente", ma solo dopo il 1560 si ebbe un chiaro programma architettonico e iconologico della Villa, ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio, e realizzato dall'architetto di corte Alberto Galvani.
Veduta del Parco e della valle da una delle finestre della Villa
Foto: Cicci's Tour
La villa si trova nel centro storico di Tivoli e l'intero corpo dell'edificio scende graduale lungo la naturale pendenza del terreno, sommerso dalla vegetazione del parco. Infatti è inutile cercare un fastoso e grande ingresso, come si è soliti vedere nelle ville signorili. Si tratta piuttosto di un tesoro di stanze affrescate e splendidi affacci che si svela attimo dopo attimo, offrendo una sorpresa sopo l'altra. Le stanze del Palazzo vennero decorate sotto la direzione di protagonisti del tardo manierismo romano come Livio Agresti, Federico Zuccari, Durante Alberti, Girolamo Muziano, Cesare Nebbia e Antonio Tempesta. Le pareti sono interamente affrescate dal pavimento fino al soffitto: l'intensità dei colori e l'illusionismo pittorico rapiscono il visitatore in un gioco in cui le finestre e le portefinestre reali si confondono con quelle dipinte e creano un enorme spazio aperto, come se le stanze non avessero più pareti e tutto fosse immerso nella ricca e ordinata vegetazione del giardino all'italiana. I soffitti invece, ricchi di grottesche e scene mitologiche, rimandano a tempi lontani e ad antichi splendori, come fossero una citazione delle rovine romani circostanti, tra cui sicuramente la monumentale Villa Adriana distante pochi minuti di macchina.

Seconda stanza Tiburtina
Foto: Cicci's Tour

Foto Cicci's Tour

Anche dall'interno, grazie alle tante finestre aperte o semplicemente accostate, si sente il regolare sottofondo dell'acqua che scroscia dalle fontane e non si resiste al richiamo di affacciarsi e di uscire su una delle grandi terrazze. La vista è mozzafiato sulla pianura romana che si distende graduale inondata di sole. Ma si tratta solo di pochi attimi poiché il continuo rumore dell'acqua accresce la curiosità di scoprire dove sono tutte queste fontane e di ammirare la loro bellezza, ma, come nel resto del Palazzo, questa si svelerà passo dopo passo. E' solo oltrepassando siepi e cespugli, scendendo per scale o affacciandosi tra le fronde degli alberi secolari che si accede al magnifico spettacolo dei giochi idrici: un continuo dialogo tra l'ordinata composizione del giardino all'italiana, la straboccante ricchezza di particolari dell'architettura barocca e l'eleganza e solennità date dallo sgorgare delle acque.

Fontana dell'Ovato
Foto: Cicci's Tour

L vasche ricche di pesci
Foto: Cicci's Tour

Foto: Cicci's Tour

Informazioni utili
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