In questo periodo di incertezze e precarietà tutto cambia. Fino a qualche anno fa le domande che ponevamo ai nostri amici erano "Quando vai via?" "Quando torni?".
Adesso chiediamo piuttosto "Quest'anno vai in vacanza?".
Fortunatamente, molti ancora rispondono di sì, ma il modo di viaggiare cambia radicalmente: mete vicine e periodi brevi. In realtà questa mutazione non è del tutto un male: di fatto non si viaggia meno, si viaggia in modo diverso. In pratica non si fanno più quelle migrazioni, anche della durata di un mese o più, verso il solito luogo di villeggiatura o il solito stabilimento balneare. Si preferiscono viaggi brevi, magari ripetuti più volte durante l'anno. Ma, cosa più importante, si preferiscono mete vicino a casa, anche a causa del poco tempo a disposizione. Con questo non voglio dire che si dovrebbero prediligere i viaggi in patria piuttosto che all'estero; credo che il Mondo vada visto il più possibile in tutte le sue parti. Ma, a volte, il fascino dell'esotico, del diverso e della meta lontana ci fanno dimenticare di quali perle abbiamo a due passi da casa nostra. Luoghi meravigliosi mai visti, anzi, spesso snobbati, che invece e per fortuna stanno riacquistando il loro posto tra le preferenze dei viaggiatori italiani.
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