mercoledì 26 settembre 2012

UNESCO - Città preispanica di Teotihuacàn, Messico

Foto tratta da: journeymexico.com

Teotihuacàn, edificata tra il I e il VII secolo d.C., è caratterizzata dalla grandiosità dei suoi templi e dalla loro disposizione, secondo rigidi criteri astronomici e simbolici. Fu per secoli il più importante centro culturale e artistico dell'ara mesoamericana, prima di divenire una delle maggiori città dell'Impero Azteco.

Nome: Città preispanica di Teotihuacàn
Patrimonio dell'Umanità: dal 1987
Ubicazione: in Messico, 48 Km a nordest della capitale



Gli archeologi hanno coniato il termine cultura mesoamericana per indicare l'area culturale preispanica che i estende tra i deserti del Messico settentrionale e l'Honduras. Pur non avendo mai raggiunto un'unità politica, i vari popoli qui insediati condivisero una serie di elementi culturali, come la costruzione di piramidi, il gioco rituale della pelota, il calendario e la scrittura geroglifica, ereditati dagli olmechi, la civiltà più antica della zona.
Nel corso del primo millennio d.C. l'influenza olmeca, insieme al perfezionamento delle tecniche agricole, fece sorgere nell'area mesoamericana alcuni stati teocratici retti da una classe sacerdotale che esercitava un dominio assoluto sulla popolazione.
Intorno all'anno 1000 la decadenza di queste teocrazie, insieme all'invasione di popoli guerrieri provenienti dal nord, portò alla formazione di nuovi stati governati da un'aristocrazia militare. Nella zona centrale dell'odierno Messico fiorì nella città di Teotihuacàn la più importante e influente di queste teocrazie: qui ebbe origine l'Impero degli Aztechi, l'ultimo grande regno dell'America preispanica.

La piramide del sole, l'edificio più imponente del Teotihuacàn
Foto tratta da: richard-seaman.com

Dove nascono gli dei
Le imponenti vestigia del Teotihuacàn si estendono su una superficie di 36 chilometri quadrati, di cui il 10% costituisce il centro rituale, mentre il resto è occupato dai quartieri residenziali, nei quali vivevano oltre 100.000 persone. Nonostante sia stata una grande e importante città, poco si conosce della sua storia. Non sappiamo né quale fu il suo nome originario né quali furono i suoi abitanti. Gli aztechi, che la occuparono quando era già praticamente in rovina, la chiamarono Teotihuacàn, che nella loro lingua significa "luogo in cui nascono gli dei", e dedicarono al Sole e alla Luna i principali templi piramidali della città.
All'inizio del Novecento il luogo affascinò Leopoldo Batres, un ufficiale dell'esercito in pensione nonché archeologo dilettante, il quale, grazie all'amicizia con il presidente del Messico Porfirio Dìaz, poté accedere all'incarico di ispettore e conservatore dei monumenti archeologici del Messico, pur non avendo alcuna competenza specifica in materia. Tra il 1905 e il 1910 Batres realizzò un piano di scavi, tanto ambizioso quanto maldestro, per trasformare Teotihuacàn in un grande monumento nazionale nell'ambito dei fastosi festeggiamenti del primo centenario dell'indipendenza del Messico. Il risultato fu un restauro deplorevole: si arrivò perfino ad aggiungere alla Piramide del Sole una quinta terrazza mai esistita. Solo nel 1962 sono stati intrapresi scavi più rigorosi sotto la supervisione dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. Gli archeologi si sono occupati soprattutto dei monumenti più spettacolari del centro rituale e hanno finora trascurato le zone adiacenti, che tuttavia possono anch'esse offrire informazioni preziose sulla vita degli abitanti di Teotihuacàn.

Pittura murale di una delle piramidi
Foto tratta da: en.wikipedia.org
Un grande osservatorio astronomico
Il centro rituale della città è strutturato intorno a due assi perpendicolari: quello nord-sud corrisponde ad una vita processionale, larga 40 metri e lunga 2 chilometri, chiamata Miccaotli o Viale dei Morti e quello est-ovest è costituito dalla cosiddetta Strada Est. La Piramide della Luna e il complesso formato dal Grande Recinto e dalla Cittadella (quest'ultima dominata dalla Piramide di Quetzalcòatl) chiudono rispettivamente le estremità settentrionale e meridionale del Miccaotli, dove sono allineate altre piramidi minori. Su tutte spicca la mole poderosa della Piramide del Sole, che sorge presso la parte centrale del Miccaotli, Studi approfonditi hanno rivelato che la zona monumentale della città è disposta secondo un elaborato schema astronomico: così il Viale dei Morti rappresenta la traiettoria solare durante un anno, mentre la Piramide del Sole è stata posta in modo tale da far coincidere esattamente il suo asse di simmetria con il tramonto del sole nel solstizio d'estate. Tutti gli altri edifici rispondono anch'essi a questo criterio di tipo astronomico ed erano utilizzati come un unico grande osservatorio per consentire ai sacerdoti di calcolare con precisione i cicli del calendario.
L'architettura civile, di epoca più tarda, è rappresentata da grandi edifici come il Quetzalpapàlotl e il Palazzo dei Giaguari, e da gruppi di case, circondate da un muro di cinta, che , probabilmente, riuniva le abitazioni delle famiglie imparentate tra di loro.


La rotta dell'ossidiana
Come nacque questa fantastica città di piramidi nel cuore del Messico? Su cosa si basava il suo potere? Quali furono le cause della sua decadenza? Sono tutte domande alle quali possiamo rispondere solo parzialmente, basandoci sempre ed esclusivamente sulle informazioni che le stesse rovine ci hanno svelato. L'origine di Teotihuacàn si fa risalire agli inizi dell'era cristiana ed è associata allo sviluppo delle nuove tecniche di irrigazione che permisero di migliorare la produttività agricola della zona. Bisogna tener presente che la zona centrale del Messico, oggi semidesertica, era allora una regione ricca di terreni fertili e di laghi. Durante il I secolo d.C., per ragioni sconosciute, la popolazione si concentrò nell'area urbana di Teotihuacàn, lasciando i territori circostanti quasi spopolati. Iniziò allora la costruzione dei principali edifici religiosi.
L'organizzazione teocratica della città fu strutturata intorno a un pantheon di divinità ereditate dell'antica cultura olmeca, tra le quali Quetzalcòatl (il serpente piumato) e Tlaloc (dio della pioggia). Forse, come ipotizzato da alcuni autori, anche  la stessa élite della città era di origine olmeca.
Tra il 450 e il 650 la città raggiunse la sua massima espansione e, accanto agli edifici religiosi, sorsero numerosi palazzi e complessi abitativi. In questa epoca l'influenza della cultura teotihuacana si estese a tutta l'area mesoamericana grazie al fiorire dei commerci attraverso i quali affluivano nella metropoli conchiglie, corallo, piume e altri generi di lusso che venivano scambiati con l'ossidiana, una pietra molto ricercata e presente in grandi quantità intorno a Teotihuacàn. Nei bassorilievi di Monte Albàn nel Messico meridionale e nelle grandi città maya appaiono con frequenza le immagini di ambasciatori teotihuacani che trattano con i dignitari locali a dimostrazione dell'importanza raggiunta da questi scambi commerciali.
I primi segnali di decadenza si manifestarono tra il 650 e il 700. La popolazione cominciò a diminuire, preludio dell'abbandono finale della città, sono, inoltre, ancora visibili le tracce di un incendio che distrusse i principali edifici. Si pensa che la pressione dei popoli seminomadi provenienti dal nord, insieme all'esaurimento delle risorse naturali e, soprattutto allo scoppio di tensioni sociali in seno allo Stato possano essere state le cause della decadenza di Teotihuacàn, così come di tutte le altre teocrazie dell'area mesoamericana. Secondo alcuni studiosi furono gli stessi sacerdoti a distruggere i loro templi perché non finissero nelle mani dei nemici.
Ai toltechi e agli aztechi, che si insediarono nella zona nei secoli successivi, Teotihuacàn apparirà come una città fantasma, dalle origini mitiche. Saranno proprio questi popoli a riportare la città all'antico splendore, ricostruendo i templi e i palazzi e facendone un centro importante dei loro imperi.

Foto tratta da: planetware.com

Articolo tratto dalla collana "Planet, i capolavori dell'uomo", volume 13,  in uscita con Panorama. Edizione 2004

lunedì 17 settembre 2012

Giornate Europee del Patrimonio 2012



Ecco un'altra bella iniziativa dello Stato, stavolta in collaborazione con altri 46 paesi europei. Le Giornate Europee del Patrimonio sono un'occasione che si ripete ormai da un po' di tempo e di cui bisogna assolutamente approfittare. Infatti molte sono le iniziative organizzate che hanno la finalità di sensibilizzare i cittadini europei alla ricchezza e alla diversità culturale dell'Europa e non solo.
L'elenco completo degli eventi lo potete trovare sul sito del MiBAC (Ministero per i Beni e le Attività culturali).

sabato 15 settembre 2012

UNESCO - Città storica di Toledo, Spagna

Vista della città
Foto tratta da: topworldcities.net

Adagiata in uno splendido sito, una rotonda collina circondata da un'ansa del fiume Tago, Toledo è stata punto di incontro di tutte le culture passate che si sono affrontate, intrecciate, alternate nel territorio iberico: dai celtiberi ai romani e ai visigoti, dai re cristiani agli emiri arabi e alla comunità ebraica. Per secoli sembrò destinata a essere la capitale della Spagna, ma nel 1560 fu soppiantata da un oscuro paesino, Madrid: evitando di diventare una metropoli, però, ha conservato l'incanto medievale delle sue strade e un complesso di monumenti senza eguali in Spagna.


Nome: Città storica di Toledo
Patrimonio dell'Umanità: dal 1986
Ubicazione: nel centro della Spagna, nella Comunità autonoma di Castiglia-La-Mancha, a 70 km a sud-est di Madrid

Ponte di Alcantara di epoca romana
Foto tratta da: agustinbellido.com
Il luogo dove sorge Toledo - un promontorio roccioso contornato dalle curve del fiume Tago - sembra essere stato destinato all'insediamento di una città: facile da difendere, con abbondanza d'acqua, un'ottima visibilità e circondato da una pianura bassa e fertile. E così le origini della città si perdono nella notte dei tempi, come lo stesso popolamento della Meseta meridionale, sulla quale sorge Toledo. La sua storia è una lunga sequela di cambi di proprietà che, fortunatamente, si svolsero nella maggior parte dei casi senza cruente battaglie, con conseguente beneficio del patrimonio artistico.

Romana e gota
Per la storia la città nasce come Toletum, città del popolo celtiberico dei Carpetani, conquistata dai Romani nel II secolo a.C.. secondo quanto riferisce Tito Livio. Dei cinquecento anni di dominazione romana si sono conservati i resti di un circo e una naumachia, un teatro e un anfiteatro, alcuni resti dell'antico ponte dell'Alcantara, più volte ricostruito, e di una prima muraglia che racchiudeva il nucleo più antico della città, con tutta probabilità situato attorno alla piazza si Zocodover. La grotta di Ercole, un piccolo sotterraneo con il soffitto a volta su cui si basano molte leggende, faceva sicuramente parte del sistema romano di fortificazione.
Ma la città divenne però protagonista della storia solamente dopo le invasioni germaniche. Come capitale del regno visigoto, da metà del VI secolo fino all'invasione musulmana dell'VIII secolo, fu sede di vari concili e oggetto di attenzione da parte dei regnanti, che ricostruirono le mura e consacrarono diverse basiliche. Capitelli dispersi, iscrizioni e alcuni oggetti d'arte orafa sono tutto quello che rimane dello splendore un po' barbaro della Toledo visigota, occupata verso la fine del 711 dall'esercito del condottiero arabo Tariq ibn Ziyad appena uscito vittorioso dalla battaglia di Gibilterra contro il re Rodrigo. Dunque, Tolaytula fu elevata, anche se provvisoriamente, a prima capitale dell'emirato di al-An-dalus, in seguito trasferito a Cordova. Per un certo periodo di tempo, gli abitanti di Toledo continuarono a vivere come se non fosse successo niente. Il loro vescovo conservò addirittura il rango di primate di Spagna fino agli inizi del IX secolo, il che significava che sia il territorio controllato dall'emiro, sia i ribelli del settentrione erano sottomessi alla sua autorità spirituale.
Poi, piano piano, le chiese vennero trasformate in moschee, fino a quando, nel 1085, la città tornò senza nessun trauma in mani cristiane. Infatti, Alfonso VI, che aveva trascorso nove mesi di esilio a Toledo a causa della disputa con suo fratello Sancio per la successione al regno di Castiglia e Leòn, negoziò con il re al-Qadir la consegna della città, avvenuta dopo un assedio simulato, in cambio di un aiuto per conquistare e conservare il regno di Valencia.

Portone della chiesa di Santiago del Arrabal
(XIII secolo)
Foto tratta da: commons.wikimedia.org
La città delle tre culture
Viste le circostanze, non stupisce affatto che la capitolazione sia stata particolarmente tollerante, permettendo ai musulmani di conservare le loro proprietà e addirittura la moschea maggiore. Tuttavia, nel giro di poco tempo le condizioni iniziarono a non venire più rispettate, e in meno di un anno la moschea venne trasformata in cattedrale. Nonostante ciò, la città non si spopolò, anzi conservò una folta comunità musulmana, mentre anche quella ebraica iniziò a crescere, trasmettendo così l'idilliaca immagine di una "Toledo delle tre culture", nella quale avrebbero convissuto pacificamente musulmani, ebrei e cristiani durante tutto il Medioevo. La verità è invece diversa: non mancarono infatti tensioni e scontri diretti fra le tre comunità, e quella cristiana ebbe sempre un netto predominio sulle altre. E' comunque indiscutibile che, durante il XII e il XIII secolo, Toledo fu un'importantissima capitale culturale grazie alla Scuola dei Traduttori, che inizialmente si sviluppò con l'appoggio dei vescovi e, in seguito, anche del re Alfonso X il Saggio. Intellettuali e studiosi musulmani, ebrei e cristiani di ogni parte d'Europa portarono a termine un'immensa opera di raccolta e traduzione in lingua romanza delle più importanti opere di medicina, astronomia, filosofia e letteratura latine, greche e arabe. Sul piano dei monumenti, le tre religioni hanno lascito abbondanti tracce nel ricchissimo patrimonio medievale di Toledo.
Le mura
Foto tratta da: paesi online.it
Puerta Bisagra
Foto tratta da: euroresidentes.com
Le mura, che sono in gran parte di fattura araba, conservano splendide porte come quella di Bisagra o di Bib al-Mardon, insieme ad altre costruite posteriormente alla conquista cristiana. Per quanto riguarda le chiese, molto sono costruite in stile mudéjar - il che rivela la presenza di numerosi artigiani musulmani nella città -, ma esistono anche moschee e sinagoghe, nonostante siano state trasformate tutte in chiese cristiane.
La chiesa del Cristo de la Luz, edificata nel X secolo come moschea, era già stata consacrata al cristianesimo nel XII secolo, mentre le sinagoghe - l'attuale chiesa di Santa Maria la Blanca, del XII secolo, e la tardiva sinagoga del Transito, finanziata nel XIV secolo da Samuel Levi, tesoriere di Pedro I - lo sarebbero state più tardi, in seguito all'espulsione degli ebrei decretata del 1492 dai Re Cattolici.

Il chiostro di San Juan de los Reyes. La chiesa e il monastero vennero costruiti per commemorare la vittoria dei Re Cristiani sui Portoghesi e sono un singolare esempio di gotico fiammeggiante della penisola iberica.
Foto tratta da: en.wikipedia.org

Splendori gotici
Non per questo si deve considerare Toledo una città orientale, poiché nello stretto spazio all'interno delle mura si conserva una gran parte del miglior gotico spagnolo. Fra il 1222 e il 1224 venne decisa la costruzione della moschea grande, che fino ad allora aveva svolto le funzioni di cattedrale, con una chiesa gotica. Così come era successo a Burgos, l'iniziativa partì da Ferdinando III il Santo e da un vescovo illuminato, Rodrigo Ximénez de Rada e, tenendo in conto la maggior importanza di Toledo, il progetto assunse dimensioni decisamente monumentali. La pianta è infatti a cinque navate, prolungate in una doppia abside che si apre su quindici cappelle radiali che servirono da sepolcro alle famiglie della nobiltà locale e alle più ricche corporazioni di mestieri. La cattedrale però non è così fedele al modello francese classico come lo sono quelle di Burgos e di Leòn; infatti, sebbene sia stata ispirata al modello di quella di Bourges, rivela chiaramente una volontà di adattamento alle tradizioni locali, con caratteristiche molto significative come l'utilizzo dell'arco polilobato, tipico dell'arte araba. Nel 1248 la morte del vescovo Ximénez de Rada rallentò il ritmo dei lavori che terminarono, per quanto riguarda le strutture essenziali, solo nel XIV secolo. Durante i secoli che seguirono si continuò comunque ad aggiungervi elementi: un gruppo di artisti fiamminghi, diretti da Hannequin da Bruxelles, portarono a termine, nella facciata del braccio sud del transetto, la porta dei Leoni e, all'interno, la cappella del Conestabile, introducendo così nella città il gotico fiammeggiante. Pochi anni dopo Rodrigo Alemàn realizzò i sedili bassi del coro, intagliandovi diversi episodi della guerra di Granada. Gli stalli alti, aggiunti nel secolo successivo, sono opera - già in pieno stile rinascimentale - di Felipe Bigarny e Alonso de Berruguete.

La cattedrale
Foto tratta da: industriadelturismo.com

Una capitale mancata
Uno degli artisti che giunsero a Toledo insieme a Hannequin da Bruxelles fu Pietro Waas, che si stabilì in città (cosa abbastanza comune a quei tempi, quando un lavoro durava anni), si sposò, ispanizzò il proprio cognome ed ebbe un figlio, Juan Guas, che divenne il più insigne e importante architetto del gotico fiorito di tutta la Spagna durante gli ultimi anni del XV secolo.
A lui si devono la chiesa e il monastero di San Juan de los Reyes, eretto per commemorare una vittoria militare dei Re Cattolici: in entrambi gli edifici creò una variamente molto personale del gotico fiorito, mescolato con elementi mudéjar.
L'unificazione dei regni di Castiglia e Aragona, la conquista di Granada e la scoperta dell'America crearono durante il regno dei Re Cattolici un'euforia "imperiale" che è evidente nella trionfante architettura di San Juan de los Reyes, sovraccaricata di enormi stemmi araldici. Quando l'imperatore Carlo V, re di Spagna, unì a questi domini un'estesa eredità europea, Toledo diventò la capitale del più grande impero mai conosciuto. Ma non durò molto, data la poca simpatia che il re aveva per questa città, che gli si era messa contro all'epoca della guerra delle Comunidades. E infatti Carlo V vi si fermò per poco tempo, e senza preoccuparsi di abbellirla.
L'unico edificio che fece erigere fu l'austera fortezza rinascimentale, edificata sul posto della roccaforte medievale, oltre all'inferriata che chiude la cappella maggiore della cattedrale, decorata con una sfolgorante aquila imperiale. I grandi monumenti della Toledo del XVI secolo vennero costruiti da privati come il cardinale Tavera, fondatore dell'ospedale che porta il suo nome e nel quale morì il rande scultore Alonso de Berruguete mentre stava lavorando al sepolcro del cardinale. Sempre privati furono i finanziatori della grande opera del pittore cretese Domenico Theotokòpulos, meglio conosciuto come El Greco, il quale giunse a Toledo nel 1577 dopo aver visto sfumare il proprio sogno di diventare il grande pittore dell'Escorial.
A Toledo, che all'epoca languiva dignitosamente - mentre Madrid, insignita del titolo di capitale dell'Impero, veniva costruita con sfarzo, e praticamente dal nulla -, El Greco trovò un ambiente tranquillo, amici colti e lavori che gli permisero di passare il resto dei suoi giorni sulle rive del Tago. Durante quasi quarant'anni di intenso lavoro, produsse ritratti di nobili, allegorie religiose e molte vedute della città. Gran parte della sua opera è rimasta a Toledo e costituisce l'ultimo splendore artistico di una città che fu un crogiolo di culture e la capitale di due mondi.

El Greco,  El Espolio (1577-1579), Sacrestia della cattedrale di Toledo

Articolo tratto dalla collana "Planet, i capolavori dell'uomo", volume 2,  in uscita con Panorama. Edizione 2004

venerdì 14 settembre 2012

Settembre 2012 - Mostre


MOSTRE ITALIA

Acireale (CT)
Jordi Bernadò. Insula Peninsular
Dall'11 Luglio al 30 Settembre
Uno sguardo lucido e ironico del fotografo catalano, 50  scatti tra il reale e l'inverosimile.
Galleria Credito Siciliano, piazza Duomo 12

Alba (CN)
Martirio di San Lorenzo di Tiziano
Fino al 31 Dicembre
Il capolavoro restaurato, inserito in una mostra documentativa della storia, delle vicende e del restauro.
Palazzo Banca d'Alba, va Cavour 4

Aosta
Giorgio de Chirico
Fino al 30 Settembre
La rassegna presenta un'importante selezione di 40 dipinti a olio, 10 tempere e disegni, 15 grafiche anche colorate a mano; le opere, raramente esposte, sono proveniente da prestigiose collezioni pubbliche e private.
Centro Saint-Bénin, via Festaz 27

Vasilij Kandinskij
Fino al 21 Ottobre
Ottanta lavori, lettere e documenti, per confronto con gli artisti più vicini, e un'approfondita analisi critica della ricerca in contesto che coinvolge Italia e Francia.
Museo archeologico regionale, piazza Roncas 12

Arezzo
Rinascimento in terra d'Arezzo
Dal 18 Giugno al 18 Novembre
Dal Beato Angelico a Luca Signorelli
Fraternita dei Laici, Museo Diocesano, Museo nazionale di arte medievale e moderna; anche a Cortona, Castiglion Fiorentino e Lucignano.

Bard (AO)
Alberto Giacometti. L'Homme qui marche
Fino al 4 Novembre
La produzione matura dell'artista in 120 opere tra sculture, oli, grafiche e alcuni delicatissimi modellini in gesso.
Forte

Bari
Paladino. La scultura
Fino al 28 Ottobre
Tra le opere, Assediato, bronzo del 1992 e Senza Titolo, alluminio dipinto del 2005.
Pinacoteca provinciale Corro Giaquinto, via Spalato 19

Bergamo
Remco Torenbosch, Europa
Fino al 30 Settembre
Prima personale in un'istituzione italiana dell'artista olandese, al termine dei tre mesi trascorsi in residenza a Bergamo.
Gamec, Galleria d'arte moderna e contemporanea, via S. Tommaso 53

Besana Brianza (MB)
Aligi Sassu. Dipinti
Dal 29 Settembre al 25 Novembre
Nel centenario della nascita la rassegna completa le numerose iniziative culturali, tra cui la mostra dedicata alle opere su carta inedite.
Villa Filippini, via Viarana 14

Bologna
Alessandra Maio
Fino al 29 Settembre
Giovane artista alla prima personale presenta Non sprecherò l'inchiostro, lavoro che coniuga una finissima scrittura con elegante composizione di immagini e frasi.
Spazio S. Giorgio, via S. Giorgio 12/a

Carrara
Yuri Ancarani. Il Capo
Fino al 21 Dicembre
Nel video, primissimi piani, campi lunghi, sguardi e gesti per raccontare le cave di marmo e i suoi protagonisti. Museo del marmo, viale XX Settembre 83

Caserta
Antonio Joli tra Napoli, Roma e Madrid
Fino al 14 Ottobre
Vedute, rovine, scenografie teatrali: in 39 opere il periodo dell'attività madrilena e poi alla corte borbonica napoletana.
Reggia di Caserta, appartamenti.


Chieti
Sassu e Corrente 1930-1943. La rivoluzione del colore
Fino al 7 Ottobre
La stagione fondamentale di Aligi Sassu nel centenario della nascita.
Palazzo De Mayo, fondazione Carichieti, largo Martiri della Libertà 1


Fano (PU)
Anselmo Bucci e gli amici di Novecento
Fino al 30 Settembre
Nell'ampia retrospettiva di Bucci, opere anche di Oppi, Sironi, Wildt.
Galleria Carifano, palazzo Corbelli, via Arco d'Augusto 47

Ferrara
Mustafa Sabbagh. Memorie liquide
Fino al 30 Settembre
Una serie di 16 fotografie del fotografo italo-giordano e due installazioni.
Museo Giovanni Boldini, palazzo Massari, corso Porta Mare 9

Firenze
Anni Trenta
Dal 22 Settembre al 27 Gennaio
La mostra è ambientata nell'Italia del ventennio fascista, in particolare nei diedi anni precedente all'entrata in guerra e presenta la complessità e la pluralità di voci nel panorama artistico italiano e internazionale, dedicando particolare attenzione allo scenario fiorentino.

La nuova frontiera. Storia e cultura dei Nativi d'America
Dal 3 Luglio al 9 Dicembre
In collaborazione col Gilcrease Museum di Tulsa, in Oklahoma, la ricchissima esposizione dal taglio antropologico presenta manufatti delle varie popolazioni indigene, e un corredo storico e iconografico con dipinti, sculture e fotografie del XIX e XX secolo-
Palazzo Pitti, piazza Pitti 1

Da Fattori al Novecento
Fino al 4 Novembre
Opere inedite della collezione Roster, Del Greco, Olschki: oltre cento dipinti mai esposti al pubblico a testimonianza dei tesori custoditi dal collezionismo privato.
Villa Bardini

Arte torna Arte
Dall'8 Maggio al 4 Novembre
Un discorso sulle origini e la persistenza dei modelli e delle forme: è l'essenza stessa della storia dell'arte, delle citazioni e dei riferimenti che generano creazioni profondamente innovate in una riflessione che evoca collegamenti, processi compositivi. Opere da Francis Bacone, Louise Bourgeois a Bill Viola e Andy Warhol.
Galleria dell'Accademia, via Ricasoli 60

Genova
Mostra di acquerelli
Fino al 23 Settembre
Oltre cento opere di artisti italiani e stranieri per la mostra annuale dell'associazione internazionale di pittori acquerellisti fondata nel 1974.
Palazzo Ducale, piazza Matteotti 9

Giacomo Durazzo 1717-1794
Fino al 7 Ottobre
Teatro musicale e collezionismo tra Genova, Parigi, Vienna e Venezia attorno alla figura del genovese cosmopolita e delle sue opere d'arte.
Teatro del Falcone, Museo di Palazzo Reale, via Balbi 10

Lucca
Scatizzi. L'ipotesi della pittura
Fino al 4 Novembre
In oltre 70 opere, l'intera vicenda artistica del pittore di vocazione informale, eppure legato ai generi della figura, della natura morta, del paesaggio.
Fondazione Ragghianti, via S. Micheletto 3

David LaChapelle
Fino al 4 Novembre
Dedicata al fotografo leggendario per la sua stravaganza e originalità, in 53 scatti e 10 serie il percorso antologico.
Lucca center of contemporary art, palazzo Boccella, via della Fratta 36

Pittori a Lucca al tempo di Paolo Guinigi.Battista di Gerio in S. Quirico all'Olivo
Dal 6 Luglio al 6 Gennaio 2013
Ricomposizione del trittico realizzato nel 1417.
Museo nazionale di villa Guinigi

Marostica (VI)
Cosroe Dusi 1808-1859
Fino al 14 ottobre
Diario artistico di un veneziano alla corte degli zar: dedicata al pittore la cui vicenda biografica si snoda nella prima metà del XIX secolo tra Venezia, il Tirolo,  Monaco e san Pietroburgo.
Sale del Castello Inferiore di Marostica, piazza Castello.

Matera
Alberto Zanmatti e i compagni di strada
Dal 6 Luglio al 7 Ottobre
La mostra festeggia gli ottant'anni dell'architetto che ha segnato la storia degli allestimenti, legando alla suggestiva drammaticità dei Sassi l'arte contemporanea di tutti gli artisti più rappresentativi della nostra epoca: sculture, ceramiche, dipinti, disegni, fotografie.
Musma, Palazzo Pomarici

Milano
Emilio Tadini
Dal 19 Settembre al 31 Ottobre
Opere dal 1985 al 1996. Nel decennio della morte dell'artista milanese, la produzione ultima con i temi ricorrenti della città, del profugo; e i trittici dove è la figura a prevalere. Allo studio Marconi '65, selezione di opere serigrafiche.
Fondazione Marconi.

Pablo Picasso
Dal 20 Settembre al 6 Gennaio 2013
Tra i numerosi dipinti si scorge Ritratto di Dora Maar, la musa francese che con la sua macchina fotografica riuscì a documentare la creazione di Guernica, e più in là Olga in poltrona, la sposa ballerina; oltre agli studi del periodo africano verso la rivoluzione cubista.
Palazzo Reale.

Bramantino a Milano
Fino al 25 Settembre
Dipinti su tavola e su tela, arazzi, disegni, affreschi e l'unica architettura realizzata, la Cappella Trivulzio.
Castello Sforzesco, sala del Tesoro e sala della Balla.

Italy: The graphic Landscape
Dal 1 Aprile al 1 Febbraio 2013
Completa il percorso dedicato la design l'iniziativa focalizzata sulla grafica italiana, la comunicazione visiva e la loro storia, in un percorso articolato per tipologie di artefatti, dalla lettera alla stampa periodica, dal segno allo stampato di uso comune, alla misurazione del tempo.
Triennale Design Museum, viale Alemagna 6

Montelupo Fiorentino (FI)
Il mare fra le genti
Fino al 14 Ottobre
L'eterno richiamo d'oriente, ovvero l'irresistibile fascino della raffinata cultura islamica per gli artisti italiani tra '800 e '900. E di oggi.
Palazzo Podestarile

Otranto (LE)
I Want to be a machine
Fino al 30 Settembre
Andy Warhol: l'artista che inventò la promozione. Dedicati al principe della pop art la rassegna monografica al castello di Otranto e gli eventi collaterali Summer Pop 2012.
Castello Aragonese

Padova
Tiziano e Paolo III, il pittore e il suo modello
Fino al 30 Settembre
Esposte al pubblico e agli studiosi due opere inedite provenienti da una collezione inglese.
Musei civici agli Eremitani, piazza Eremitani 8

Rieti
Francesco il Santo
Dal 16 Giugno al 4 Novembre
Tre sedi nella Valle Santa per la rassegna che presenta l'immagine del santo nelle sue diverse declinazioni iconografiche, da Cimabue a Wildt e Norberto.
Museo civico di Rieti, Museo diocesano Palazzo Papale, Complesso S. Giorgio

Roma
Pascale Marthine Tayou. Plastic Bags
Fino al 3 febbraio 2013
Il sacchetto di plastica, emblema della condizione dell'uomo contemporaneo, è il tema della suggestiva installazione-scultura alta quasi 10 metri.
Macro, via Nizza angolo via Cagliari

Renzo Vespignani
Fino al 18 Novembre
Dipinti, disegni e incisioni corredati da documenti e fotografi d'epoca nell'omaggio a dieci anni dalla scomparsa.
Casino dei Principi di villa Torlonia, via Nomentana 40

Yto Barrada. Riffs
Dal 20 settembre all'11 Novembre
Il Nordafrica di oggi fra spostamenti di confini culturali, economici e politici: fotografie, installazioni e video.
Macro, sala Bianca, via Nizza

Nadir Alfonso
Fino al 30 settembre
Oltre alle opere dell'architetto pittore e collezionista portoghese, anche quelle di Picasso, Ernst, De Chirico, Jacob.
Museo Carlo Bilotti, Aranciera di Villa Borghese

Julio Larraz
Fino al 30 Settembre
L'universo pittorico dell'artista cubano e il suo linguaggio singolare e fantastico attraverso circa cento opere tra dipinti e sculture.
Complesso monumentale del Vittoriano, ala Brasini, via S. Pietro in Carcere

Paola de Pietri. To face
Fino al 30 Settembre
I paesaggi della prima guerra mondiale: 21 fotografie di gran formato, parte del progetto realizzato tra il 2009 e il 2011, vincitore del premio europeo Albert Renger-Patzsch.
Maxxi, via Guido Reni 2

Pascale Marthine Tayou. Plastic Bags
Fino al 28 Ottobre
Il sacchetto di plastica, emblema della condizione dell'uomo contemporaneo, nella scultua alta quasi 10 metri.
Macro, via Nizza angolo via Cagliari

L'arte dell'avanguardia russa
Dal 1 Aprile al 30 Settembre
60 dipinti e ricostruzioni di oggetti tipici dell'arte russa degli inizi del XX secolo, dalla Galleria Tret'jakov e musei regionali con opere come Quattro quadrati di Malevic e Nero su nero di Rodcenko
Museo dell'Ara Pacis, lungotevere in Augusta

Saluzzo (CN)
Gabriella Benedini. Opere 1972-2012
Dal 16 Settembre al 14 Ottobre
Dedcata all'artista cremonese, oltre cinquanta lavori dal realismo esistenziale all'arte concettuali e tre grandi installazioni; è presentata un'ampia sezione di opere recenti anche a Milano, allo spazio Oberdan, nella personale Non si riposa il mare, aperta fino al 4 Novembre.
La Castiglia, piazza Castello

Spoleto (PG)
Sculture in città tra memoria e presente
Dal 23 Giugno al 30 Ottobre
Cinquant'anni dopo l'evento che vide coinvolti i più grandi scultori del dopoguerra, una riflessione sulle nuove formule espressive della scultura contemporanea; cambiano codici figurativi e materiali e diventa più significativo il legame con la città e con gli oggetti tecnologici.
Palazzo Collicola arti visive, piazza Collicola

Stra (VE)
Nobiltà del lavoro
Dal 2 Giugno al 4 Novembre
I diversi aspetti del lavoro attraverso le raffigurazioni dei mestieri svolti a Venezia e nell'entroterra veneziano lungo tutto il secolo che segue la caduta della Serenissima fino ai primi decenni del Novecento.
Villa Pisani


Torino
For president
Dal 19 Settembre al 6 Gennaio 2013
Viaggio nel mondo coloratissimo della propaganda per scoprire ogni aspetto delle elezioni presidenziali americane da Jfk in poi: arte contemporanea, fotogiornalismo, gadget e pubblicità.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, via Modane 16

Francesco Mosso tra Bohéme e Scapigliatura
Fino al 30 Settembre
Nei rari disegni di un protagonista del secondo Ottocento piemontese, perizia tecnica e ansia di sperimentare nuove direzioni di ricerca.
Gam, via Magenta 31

Trieste
Viaggio in Italia
Fino al 30 Ottobre
Tre mostre simultanee, anche alla Rocca di Gradara e al castello normanno-svevo di Bari, per presentare al pubblico italiano lungo la costa adriatica capolavori custoditi nei musei internazionali e insieme storici e suggestivi monumenti italiani.
Museo storico del Castello di Miramare

Urbania (PU)
La Madonna delle neve di Federico Barocci
Fino al 31 Ottobre
Nel quarto centenario della morte, la mostra è dedicata al genio di uno dei maestri la cui fama fu pari, nel corso del Cinquecento, a quella di Raffaello e Michelangelo, Tiziano e Correggio.
Palazzo Ducale, corso Vittorio Emanuele II 23 

Varallo (VC)
I grandi disegni di Giuseppe Mazzola
Fino al 30 Ottobre
Dalle collezioni grafiche del museo, in mostra l'importante nucleo di opere di un protagonista (1748-1838) del neoclassicismo italiano.
Pinacoteca, Palazzo dei musei, via Pio Franzani 12

Varese
Bill Viola per Villa Panza. Reflections
Dal 12 Maggio al 28 Ottobre
Dodici video installazioni scelte appositamente per Villa Panza e la sua celebre collezione d'arte contemporanea.
Villa Panza, piazza Litta 1

Venezia
Vetro murrino da Altino a Murano
Fino al 6 Gennaio 2013
La tecnica della murrina sviluppata in epoca romana (in area veneta) e poi ripresa a Murano a fine Ottocento, dopo secoli di oblio; anche al Museo archeologico nazionale di Altino, in via S. Eliodoro 37.
Museo del vetro, fondamenta Giustinian 8, Murano

Carlo Scarpa. Venini 1932-1947
Fino al 29 Novembre
Nel nuovo spazio espositivo, più di 300 opere documentano il percorso creativo di Scarpa negli anni in cui operò come direttore artistico per la vetreria.
Fondazione Giorgio Cini, isola di S. Giorgio Maggiore

Tiepolo nero
Fino al 15 Ottobre
Opera grafica e matrici incise: materiali poco noti come le matrici in rame, messe a confronto per permettere di valutare la qualità altissima dei risultati.
Ca' Rezzonico, Museo del Settecento veneziano, Dorsoduro 3136

Francesco Guardi, 1712-1793
Dal 28 Settembre al 6 Gennaio 2013
Dedicata all'ultimo grande vedutista nel terzo centenario della nascita, con oltre cento tra dipinti e disegni provenienti provenienti dalle principali istituzioni italiane ed estere.
Museo Correr, San Marco 52

Giuseppe Capogrossi. Una retrospettiva
Dal 29 Settembre al 12 Febbraio 2012
Nell'omaggio a un protagonista del secondo dopoguerra, esposte oltre settanta opere, tra dipinti e lavori su carta, tra cui la grandiosa tela Superficie 210 del 1957.
Collezione Peggy Guggenheim, Palazzo Venier Leoni

Il Tiziano mai visto
Fino al 2 Dicembre
La fuga in Egitto: dopo 12 anni di restauro e la presentazione a Londra, il grande dipinto a confronto con le opere contemporanee.
Gallerie dell'Accademia

Stefano Arienti. Custodie vuote (London calling Romagna mia)
Dal 27 Luglio al 30 Settembre
Progetto mostra che indaga il piacere della conoscenza: l'artista è presente anche a Phoenix, Arizona, una contaminazione tra arte visiva e coreografia elaborata insieme a Foofwa D'Immobilité al Teatro La Fenice il 28 e il 29 Luglio.
Fondazione Bevilacqua la Masa, Palazzetto Tito, Dorsoduro 2826

Echi neorealisti nella fotografia italiana del dopoguerra
Dal 13 Luglio al 30 Settembre
Dall'archivio storico del circolo La Gondola.
Palazzo Grimani

Elogio del dubbio
Fino al 31 Dicembre
Curate dalla Francois Pinault Foundation, la mostra presenta opere site specific realizzate da circa venti artisti, che indagano la sfera del turbamento come la messa in discussione delle certezze in tema di identità
Punta della Dogana, Dorsoduro 1

Verona
Giosetta Fioroni
Dal 22 Settembre al 27 Ottobre
Memorie allo specchio: una trentina di lavori appositamente realizzati utilizzando specchi sulle cui superfici i temi prediletti dell'artista - universo femminile, infanzia, i cani amatissimi, poesia, fiaba - danno vita a composizioni intrecciandosi con le immagini della vita.
Marcorossi arte contemporanea, via Garibaldi 18/a

Viareggio (LU)
Il '900 nelle raccolte civiche fiorentine
Fino al 25 Novembre
Le donazioni di artisti contemporanei dopo l'alluvione per dar vita agli Uffizi d'arte moderna.
Galleria d'arte moderna e contemporanea Lorenzo Viani, piazza Mazzini 22

Borrani al di là della macchia
Dal 1° Luglio al 4 Novembre
Opere celebri e riscoperte nella mostra che ripercorre la pittura dell'artista toscano.
Centro Matteucci per l'arte moderna, via D'Annunzio 28



MOSTRE ESTERO

Amburgo (D)
Albert Watson
Fino al 6 Gennaio 2013
Sono 240mila i piccoli agricoltori legati al progetto ecosostenibile Cotton made in Africa, che è stato illustrato da uno dei più considerati fotografi degli ultimi decenni nel campo del ritratto, della moda e della pubblicità.
deichtor Hallen, Deichtorstrasse 1-2

Amsterdam (NL)
Impressionismo, sensazione e ispirazione.
Fino al 13 Gennaio 2013
Capolavori di Monet, Pissarro, Renoir e Sisley insieme a opere francesi del XIX secolo di Delacroix e Gérome.
Hemritage Amsterdam

Basilea (CH)
Edgar Degas
Dal 30 settembre al 27 Gennaio 2013
Dedicata alla produzione tardiva: in un centinaio di dipinti, pastelli, sculture, disegni e foto da collezioni pubbliche e private; tra cui le celebri rappresentazioni di ballerina, fantini, nudi femminili, paesaggi.
Fondazione Beyeler, Baselstrasse 101, Riehen

Arte povera. Il grande risveglio
Fino al 3 Febbraio 2013
Pistoletto, Boetti, Kounellis, Merz, in cento opere create tra il 1959 e il 1990 dalla collezione Goetz.
Kunstmuseum Basel, St. Alban-Graben 16

Bruxelles (B)
Gustave Courbet e il Belgio
Fino al 6 Gennaio 2013
dedicata al pittore più rappresentativo della corrente realista francese, che nel 1870 diede vita alla Federazione degli artisti per il libero sviluppo delle arti e senza alcuna forma di censura.
Musées Royaux des Beaux-Art de Belgique, rue de la Régence 1000

Copenaghen (DK)
Matisse, coppie e variazioni
Dal 14 Luglio al 28 Ottobre
Indaga in profondo l'idea di ripetizione e variazione durante l'intero percorso artistico mostrando lo stesso soggetto realizzato in stili, tecniche e periodi diversi.
Statens Museum for kunst, Solvgade 48-50

Edimburgo (GB)
Da Van Gogh a Kandinskij. Paesaggio simbolista in Europa 1880-1910
Dal 14 Luglio al 14 Ottobre
Nella prima mostra dedicata al paesaggio simbolista figurano non solo i nomi dei grandi maestri ma anche quelli degli artisti meno noti dalla Scandinavia e dal resto d'Europa.
The Scottish National Gallery of Modern Art, 75 Belford Road

Hong Kong (PRC)
The multiplicity of simplicity
Fino al 25 Novembre
Dalla dinastia Song alla dinastia Yuan, più di cento pezzi in ceramica: le opere più rappresentative prodotte dai noti forni di Hebei, Henan, Shaanxi, Zhejiang, Fujian e Jiangxi.
University museum and art gallery, 94 Bonham Road, Pokfulam

Giverny (F)
Monet intimo. Foto di Bernard Plossu
Dall'8 Giugno al 31 Ottobre
Il giardino di Giverny in 60 fotografie, scattate durante due visite in stagioni e momenti diversi.
Musée des impressionnismes, 99 rue Claude Monet

Graz (A)
Michelangelo Pistoletto. Specchio e piccoli oggetti
Dal 2 Giugno al 6 Ottobre
Opere a partire dagli anni sessanta.
Neue Galerie, Graz Joanneumsviertel


Groningen (NL)
Dipingere il Canada. Tom Thomson e il gruppo dei sette
Dal 30 Giugno al 30 Settembre
Dipinti di paesaggio degli inizi del XX secolo.
Groninger museum, Museumeiland 1

Haarlem (NL)
Cornelis van Haarlem il Michelangelo olandese
Dal 29 settembre al 20 Gennaio
Nella rassegna, quaranta opere di grandi dimensioni di raffinato manierismo olandese con le composizioni irrequiete e gli effetti cromatici marcati.
Frans Hals Museum, Groot Heiligland

Linz (A)
Sean Scully. Retrospettiva
Dal 22 Luglio al 7 Ottobre
Una cinquantina di dipinti del pittore irlandese fornisce un'immagine rappresentativa della sua opera e dei particolari effetti ottici dell'astrattismo a griglie di colore.
Lentos Kunstmuseum, Ernst-Koref-Promenade 1

Lodéve (F)
Théo Van Rysselberghe, l'instant sublimé
Fino al 21 Ottobre
Dedicata al principale rappresentante del neoimpressionismo in Belgio: un'ottantina di opere colgono gli istanti quasi fossero fotografie.
Musée de Lodève, Square Georges Auric

Londra (GB)
Thomas Struth
Fino al 20 Gennaio 2013
Centro dell'esposizione, le connessioni osservate attraverso i ritratti di famiglia, interessante compendio di informazioni sugli individui e sul loro posto all'interno di un gruppo determinante per la formazione della personalità.
National Portrait Gallery, St. Martin's Place

Pre-Raphaelites
Fino al 13 Gennaio 2012
Uno dei primi esempi di avanguardia e un nuovo punto di riferimento per l'arte moderna, con approccio innovativo in ogni genere indagato: oltre 150 opere di pittura, scultura, fotografia e arti applicate.
Tate Britain, Milbank

Tiziano 2012
Dall'11 Luglio al 23 Settembre
Metamorfosi. Il progetto trasversale dal celebre poema epico di Ovidio alle tre tele di Tiziano che ispirano l'arte di Chris Ofili, Conrad Shawcross e Mark Wallinger per scene e costumi dei nuovi balletti della Royal Opera House

Shakespeare. Il mondo in scena
Dal 19 Luglio al 15 Novembre
La mostra evento dell'anno: Londra e l'identità nazionale attraverso le opere del Bardo: mappe, stampe, disegni e dipinti, armi e armature. In collaborazione con la Royal Shakespeare Company.
British Museum, Great Russel Street

Edvard Munch. Sguardo moderno
Dal 28 Giugno al 14 Ottobre
Nella rassegna, analogie e rimandi nascosti tra i lavori del pittore norvegese e le altre forme di rappresentazione dell'epoca: dialogo tra pittura, fotografia, cinema e teatro.
Tate Modern, Bankside

Lugano (CH)
Una finestra sul mondo
Dal 16 Settembre al 6 Gennaio 2013
Da Durer a Mondrian e oltre, al centro della rassegna il tema della finestra nell'arte occidentale in 200 opere, la prima cornice attorno al paesaggio che osserviamo e quindi dispositivo prospettico, soggetto iconografico ma anche metafora.
Villa Malpensata e Museo cantonale d'arte, via Canova 100

Madrid (E)
Murillo e Justino de Neve: l'arte dell'amicizia
Fino al 30 Settembre
Le opere dipinte grazie all'appoggi di Justino de Neve, canonico della Cattedrale di Siviglia.
Museo Nacional del Prado

Parigi (F)
Bohémes
Dal 26 Settembre al 14 Gennaio 2013
Il mito moderno del genio solitario, impoverito e incompreso, attraverso quattro secoli e una decina di temi da Leonardo da Vinci a Picasso a Delacroix: pittura, letteratura, fotografia, musica.
Grand Palais, avenue du Général Eisenhower 3 

Quimper (F)
Die Brucke 1905-1914. Alle origini dell'Espressionismo
Dall'11 Luglio all'8 Ottobre
Nella prima mostra che ricostruisce la storia del movimento nato nel 1905, 130 opere.
Musée des beaux-arts

Salisburgo (A)
John Cage e...
Dal 14 Luglio al 7 Ottobre
Nella retrospettiva, oltre alla musica, tutta la documentazione sui lavori d'arte visiva e multimediale, happening, danza, architettura.
Museum der Moderne, Monchsberg 32

Stoccarda (D)
It's John. John Cage
Dal 21 Luglio all'11 Novembre
Parte delle celebrazioni per il centenario della nascita, dedicata alla sperimentazione radicale tra arte visiva, musica, danza e performance.
Staatsgalerie, Konrad-Adenauer-Strasse 30-32

Stoccolma (S)
Eugenio Carmi. Ragione e spiritualità
Fino al 30 Settembre
Con le dodici vetrate realizzate su progetto di Carmi dal maestro vetraio Lino Reduzzi
Istituto italiano di cultura

Vienna (A)
William Seward Burroughs. Cut-ups, Cut-ins, Cut-outs
Fino al 21 Ottobre
Dedicata all'artista visionario (1914-1997) e alle sue esplorazioni ai confini del linguaggio, con le composizioni di frammenti di testo e immagini che formano strutture narrative aperte.
Kunsthalle Wien, Museumsplatz 1

L'imperatore Massimiliano I e l'età di Durer
Fino al 6 Gennaio 2013
A cominciare dalla straordinaria processione trionfale di Altdorfer, in oltre cento fogli le opere celebrative e di propaganda dedicate all'imperatore noto come ultimo cavaliere.
Albertina, Albertinaplatz 1

Oriente e Occidente. Pittori austriaci in viaggio
Dal 29 Giugno al 14 Ottobre
Le opere di quei pittori che nel XIX secolo cercarono nuove sfide artistiche verso Paesi lontani, tra questi Leopold Carl Muller che trascorse nove inverni in Egitto o Herman von Konigsbrunn che si spinse fino in India e nell'odierno Sri Lanka.
Osterreichische Galerie Belvedere, Prinz Eugen-Strasse 27

Zurigo (CH)
Paul Gauguin
Dal 28 Settembre al 20 Gennaio 2013
Focalizzata sulla poco nota produzione grafica, per la maggior parte xilografie, che a differenza della pitture tende a mettere in risalto l'aspetto insondabile e notturno dei mari del Sud.
Kunsthaus Zurich, Heimplatz 1

Winterthur (CH)
Kurt Blum. L'opera fotografica
Dal 9 Giugno al 14 Ottobre
Dedicata a uno dei più noti fotografi del dopoguerra, nato a Berna nel 1922, celebre per i ritratti di artisti e le serie su musica, danza e teatro oltre ai documenti sul mondo di industria e lavoro.
Fotostiftung Schweiz, Gruzenstrasse 45



Note: informazioni tratte dalla rivista Touring Club Italiano del mese Settembre 2012