La chiesa lignea di Urnes Foto di: morganhost.net |
Tra le espressioni architettoniche medievali più caratteristiche della Norvegia vi sono le stavkirke, chiese di legno costruite in gran numero in seguito alla conversione del Paese al Cristianesimo nell'XI secolo. Purtroppo delle molte chiese sparse in tutta la Norvegia (si pensa fossero circa 1300) ne sono giunte fino a noi solo una trentina: una delle più significative è quella di Urnes.
Nome: Chiesa lignea di Urnes
Patrimonio dell'Umanità: dal 1979
Ubicazione: Contea di Sogn Ogfjordane
Foto di: skyscrapercity.com |
La conversione dei popoli scandinavi al Cristianesimo si verificò piuttosto tardi e non senza difficoltà. Nei primi decenni del IX secolo il monaco Ansgar di Corvey iniziò l'evangelizzazione di Svezia e Danimarca, nel tentativo di mitigare la ferocia dei temuti vichinghi, i pirati pagani del Nord che allora terrorizzavano l'intera Europa cristiana. Ansgar, che riuscì a fondare stabilmente comunità cristiane in Danimarca, fu ben accolto nella città commerciale di Birka, dove costruì la prima chiesa in territorio scandinavo. Quando, un secolo più tardi, gli svedesi ritornarono al paganesimo, fu necessaria una nuova evangelizzazione. Più o meno in questo stesso periodo il Cristianesimo fece i suoi primi passi in Norvegia. Ma la vera conversione di massa della popolazione si verificò per merito di Olaf il Santo, il re che, salito al potere nel 1016, estese la sua autorità sull'intero Paese e completò l'opera di cristianizzazione. Da allora in tutto il territorio apparvero sempre più numerose le stavkirke, chiese in legno destinate a rispondere alle nuove necessità religiose della popolazione.
Urnes I e II
Interno della chiesa di Urnes Foto di: flickr.com |
Affacciata alle acque del Lusterfjord, sulla costa occidentale della Norvegia, la stavkirke di Urnes è una delle più antiche chiese lignee del Paese, sebbene sia stata ricostruita integralmente nel XII secolo. La parte più antica (Urnes I), le cui origini risalgono al 1060 circa, è stata ripristinata a partire dagli scavi realizzati nel 1956-1957 sotto la chiesa di epoca posteriore. E' un edificio molto semplice ad un'unica navata e con un solo presbiterio, probabilmente ispirato alle coeve chiese inglesi e irlandesi. Verso il 1125 questa struttura fu sostituita da un'altra (Urnes II) più elaborata, a pianta basilicale a tre navate, divise da sedici colonne con capitelli cubici intagliati. La sua struttura riproduce quella di una chiesa romanica di pietra, tanto che sono stati aggiunti elementi del tutto superflui dal punto di vista strutturale, come gli archi a mezza volta.
L'elemento più caratteristico dell'insieme è, comunque, la decorazione scultorea, in particolare gli intagli che decorano i sedici capitelli e, soprattutto, quelli che ornano la porta e la facciata della prima chiesa (XI secolo), realizzati per abbellire la parete settentrionale di Urnes II. Per la loro peculiarità hanno dato il nome all'ultimo dei grandi stili decorativi, che gli esperti riconoscono proprio dell'arte nordica: lo stile di Urnes, diffuso dall'XI secolo fino alla metà del XII, e caratterizzato da rappresentazioni fortemente influenzate dalle forme stilistiche dell'arte irlandese medievale.
Articolo tratto dalla collana "Planet, i capolavori dell'uomo", volume 5, in uscita con Panorama. Edizione 2004
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