Particolare del castello di Shuri, a Naha Foto di: everything-everyweher.com |
I monumenti delle isole Ryukyu dichiarati dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità rappresentano cinquecento anni di storia. Le vestigia dei castelli arroccati sulle alture illustrano la storia e la struttura sociale dell'arcipelago tra il XII e il XVII secolo, mentre i luoghi sacri sono una muta testimonianza della sopravvivenza di antichi riti giusti fino ai nostri giorni.
Nome: Siti Gusuku e beni associati del regno di Ryukyu
Patrimonio dell'Umanità: dal 2000
Ubicazione: nella prefettura di Okinawa, nelle isole Ryukyu, a sud dell'arcipelago giapponese.
Tra il X e il XII secolo d.C. le comunità agricole che vivevano nelle isole Ryukyu iniziarono a proteggere i loro villaggi con semplici mura di pietra. Nel XII secolo alcuni signori locali, conosciuti come aji, presero a rinforzare le difese dei borghi trasformando le loro residenze in vere fortezze. Il termine Gusuku fu adottato per designare questi castelli. Nel XV secolo, dopo una lunga lotta tra i diversi gruppi aji, si formarono tre regni principali: Hozukan o Montagna del Nord, Chuzan o Montagna del Mezzo e Nanzan o Montagna del Sud. Durante questo periodo detto Sanzan o delle Tre Montagne si verificò un miglioramento degli strumenti e delle tecniche agricole che fece aumentare notevolmente la produzione. Per questo motivo si intensificarono i commerci con la Cina della dinastia Song, con il Giappone, con la Corea e con il Sudest asiatico, commerci che avrebbero raggiunto il loro apogeo tra la fine del XIV secolo e la metà del XVI. Nel 1429, sotto l'egida del sovrano Chuzan, le isole Ryukyu si unificarono in un solo regno. Su il terzo re della dinastia Sho, Sho Shin, a consolidarne il regno, creando una forte struttura amministrativa centrale e riformando la religione locale. Il regno entrò a far parte del Giappone nel 1609 durante il periodo degli shogun della dinastia dei Tokugawa, che lasciò ai sovrani delle Ryukyu solo compiti di governo locale; nel 1879 però il regno venne abolito e le isole divennero la prefettura di Okinawa, scenario durante la seconda guerra mondiale di sanguinosi scontri tra giapponesi e americani; molti dei suoi beni furono devastati. Dopo la resa del Giappone nel 1945, l'arcipelago rimase sotto la tutela americana fino al 1972, data in cui il Giappone ne recuperò il controllo.
I resti della cinta muraria del castello Foto di: syuxermelankolia.blogspot.com |
I monumenti della città di Naha
La città di Naha è quella che ha conservato il maggior numero di monumenti.
Mausoleo Reale di Tamaudun Foto di: japan-guide.com |
Tra essi spicca il mausoleo reale di Tamaudun che fu costruito da Sho Shin nell'anno 1501 come simbolo del potere regio e con lo scopo di preservare le pratiche religiose degli abitanti di Ryukyu che celebravano i loro rituali sulle tombe dei loro antenati. La sala centrale accoglieva i resti reali prima della purificazione con l'acqua, dopodiché i sovrani venivano trasferiti nella camera occidentale, mentre le spoglie degli altri membri della famiglia reale venivano depositati nella camera orientale. L'edificio venne realizzato in pietra calcarea, mentre per la camera funeraria vera e propria venne utilizzato del calcare corallino.