mercoledì 11 aprile 2012

Unesco - Centro Storico di San Pietroburgo, Russia

Palazzo d'Inverno
Foto tratta da: viaggiareorganizzati.blogspot.com


La nascita di San Pietroburgo (Leningrado durante il periodo sovietico) si deve allo zar Pietro il Grande, che per primo intuì l'importanza di creare uno sbocco commerciale con l'Occidente sulla costa del Mar Baltico. La prima pietra venne posta nel 1703 e il risultato fu la città più europea della Russia, un affascinante complesso di sontuosi palazzi barocchi e neoclassici affacciati sulle ampie anse formate dal fiume Neva.


Nome: Centro storico di San Pietroburgo e i suoi complessi monumentali
Patrimonio dell'Umanità: dal 1990
Ubicazione: nel settore nordorientale della Russia, sul Golfo di Finlandia

San Pietroburgo con la neve
Foto tratta da: wondir.it

Pietro il Grande (1682-1725), innamorato della cultura europea, fu il primo zar a viaggiare in paesi stranieri. Dopo aver visitato la Prussia, l'Inghilterra e l'Austria, dove studiò le arti e si interessò dei progressi della tecnica, ritornò in patria con il fermo proposito di riformare e modernizzare il proprio Impero, fino a quel momento molto refrattario ad ogni influenza straniera. Non potendo edificare un complesso architettonico armonioso e cosmopolita a Mosca, saldamente ancorata alla cultura tradizionale, Pietro il Grande decise di dedicarsi alla costruzione di una nuova città che riflettesse il moderno spirito occidentale. Migliaia di condannati ai lavori forzati, di prigionieri di guerra svedesi e ottomani e di operai finlandesi ed estoni diedero così vita alla più ambiziosa creazione urbanistica del XVIII secolo: San Pietroburgo. Divenuta capitale dell'Impero nel 1712, nel 1724 contava già 75.000 abitanti e fu nel tempo scenario di avvenimenti storici di rilevanza mondiale.
Nel 1914 venne ribattezzata con il nome slavo di Pietrogrado e pochi anni più tardi, nel 1917, fu teatro della Rivoluzione di Ottobre che portò al potere i Soviet comunisti e spodestò gli zar. Nel 1924 fu chiamata Leningrado, in memoria di Lenin, capo del primo governo sovietico. Solo nel 1991 è tornata all'antico nome di San Pietroburgo.


Palazzo di Petrodvorec
Foto tratta da: it.123rf.com

Alla foce della Neva
Pietro il Grande volle spezzare i legami con la tradizione russa chiamando a San Pietroburgo i migliori urbanisti e architetti europei del tempo, che imposero uno stile barocco molto sobrio, caratterizzato da semplici facciate lisce o scandite da pilastri.
In seguito, la sontuosità a e il lusso del rococò, stile prediletto dalle zarine che succedettero a Pietro I, trovarono, grazie a Bartolomeo Francesco Rastrelli e ai suoi discepoli, la loro perfetta espressione in numerosi palazzi, residenze e giardini. Un terzo periodo, caratterizzato dallo stile neoclassico, ebbe come grande patrone Caterina II la Grande (1762-1796) e prese forma nel Piccolo Ermitage e nel Teatro dell'Ermitage ad opera di Vallin de la Mothe. L'ultimo periodo, quello della ricostruzione dopo l'invasione napoleonica, fu improntato allo stile impero e rappresentato da architetti come Carlo Rossi, A. N. Voronichin e Thomas de Thomon.
I monumenti più rappresentativi della città sono distribuiti in quattro zone: le due rive della Neva, la Prospettiva Nevskij e la via Sadovaja. L'edificio più importante della riva del fiume è la fortezza dei Santi Pietro e Paolo: iniziata nel 1703, costituisce il nucleo più antico di San Pietroburgo e ha ospitato fino al 1917 una prigione per detenuti politici. La cattedrale che sorge all'interno del complesso ospita le tombe di tutti gli zar (a eccezione di Alessandro I e Nicola II) da Pietro il Grande in poi. La torre appuntita (1733) è visibile da qualsiasi punto della città e ne costituisce uno dei simboli.

Vista dall'alto della fortezza dei SS. Pietro e Paolo
Foto tratta da: solotravel.it

La prima residenza di Pietro il Grande, nei pressi della Neva, è una piccola costruzione in legno dalla quale lo zar poteva supervisionare le opere della "sua" città. Si tratta di un edificio molto importante non soltanto perché fu la prima casa di San Pietroburgo, ma anche perché è la testimonianza di un tipo di architettura ormai scomparsa. Lungo il fiume è ancorata la corazzata Aurora, dalla quale venne sparato il colpo di cannone che diede il segnale per l'assalto al Palazzo d'Inverno il 25 ottobre del 1917: questo avvenimento segnò l'inizio della Rivoluzione d'Ottobre.
Sull'isola di Vasilievskij l'antica Borsa Valori, in stile neoclassico, ospita il Museo Navale. Dove un tempo sorgevano i ministeri di Pietro I, sul cosiddetto Molo dell'Università proprio di fronte all'Ermitage, c'è oggi l'Università di San Pietroburgo. Poco oltre l'Accademia di Belle Arti, molto caratteristica con le sue sfingi egizie - opera di Vallin de la Mothe e di A. F. Kokorinov (1788) -, si incontra l'Istituto d'Arte Mineraria, costruito a forma di tempio greco da Voronihin nel 1808.

Allegra e splendente
Sulla riva opposta della Neva si trova la piazza dei Decabristi, con il famoso monumento equestre di Pietro il Grande, opera di Flaconet (1776). Il nome della piazza deriva dalla ribellione antizarista avvenuta nel dicembre del 1825 e qui repressa. Il doppio edificio del Senato e del santo Sinodo, opera di Carlo Rossi, chiude un lato della piazza. Un po' più isolata sorge la grandiosa chiesa di S. Isacco, che fu iniziata nel 1818 sotto Alessandro I e richiese quarant'anni per essere completata. A fianco si innalza la Torre dell'Ammiraglio, opera di Zacharov (1823), che con i suoi 72 metri di altezza, è uno dei simboli di San Pietroburgo. Alle sue spalle è la piazza del Palazzo, al centro della quale si trova la Colonna di Alessandro, eretta nel 1834 in ricordo della vittoria ottenuta su Napoleone.

Piazza del Palazzo immersa nella neve
Foto tratta da: corriere.it

Sul lato settentrionale sorge, imponente e maestoso, il Palazzo d'Inverno, capolavoro del barocco russo, che ospita la celeberrima pinacoteca dell'Ermitage. Opera dell'attivisimo architetto Rastrelli (1752), il palazzo presenta le facciate settentrionale e meridionale con disegno simile, con un'alternanza di colonne e finestre magnificamente proporzionate e una balaustra barocca abbellita da statue. Nelle splendide sale che un tempo hanno accolto gli zar, oggi quasi quattro milioni di persone ogni anno ammirano le numerose opere d'arte esposte. Nel museo sono conservati più di 8000 quadri di grandi maestri, come Leonardo, Raffaello, Rubens e Tiziano, e quasi tre milioni di oggetti d'arte, tra cui sculture, mobili, argenterie, porcellane e pietre intagliate.

Facciata del Palazzo d'Inverno
Foto tratta da: m.wikitravel.org

Scalinata interna al Palazzo d'Inverno
Foto tratta da: travel.fanpage.it

Viali monumentali
La più grande arteria della città è Nevskij-Prospekt (Prospettiva Nevskij), larga quasi 60 metri e lunga 5 chilometri. Su di essa si affaccia la maggior parte dei palazzi sontuosi di San Pietroburgo. Il punto di partenza del viale, l'incrocio fra le vie Gogol' e Herzen, è considerato il cuore della città. Camminando in direzione est si incontra la cattedrale di Nostra Signora di Karzan, un altro degli edifici emblematici di San Pietroburgo: un emiciclo con colonnati precede il corpo principale coperto da un'alta cupola, costruita da Voronichin nel 1811.. La chiesa venne trasformata nel 1932 nel Museo della Religione e dell'Ateismo.. Subito dopo si incontrano il Teatro della Commedia e la Biblioteca Nazionale Saltikov-Scedrin, costruita da Rossi nel 1832 in stile impero.
Dopo aver attraversato il ponte di Anickov con le sue celebri statue dei domatori di cavalli, la Prospettiva Nevskij prosegue verso il convento di Aleksandr Nevskij, fatto erigere da Pietro il Grande.
Poco oltre sorge la San Pietroburgo moderna, quasi completamente edificata dopo il terribile assedio della seconda guerra mondiale. In direzione opposta, verso la parte settentrionale della Prospettiva Nevskij e in prossimità della Neva, si trova la via Sadovaja, all'inizio della quale ci sono il Campo di Marte, con il monumento agli Eroi della Rivoluzione, il Palazzo d'Estate e il Giardino d'Estate. Insieme con il parco, questa residenza fu costruita per volere di Pietro il Grande nel 1704.
Nei dintorni di San Pietroburgo sorgono altri palazzi che testimoniano lo splendore degli zar. Tra questi Pavlovsk, dono di Caterina II al figlio Paolo, edificato in stile palladiano e circondato da un magnifico parco; il Palazzo Jekaterinskij a Puskin, dai fiabeschi interni, e il Palazzo Petrodvorec, fatto costruire da Pietro il Grande a ovest di San Pietroburgo.

Giardini d'Estate
Foto tratta da: paesionline.it


Articolo tratto dalla collana "Planet, i capolavori dell'uomo", volume 5,  in uscita con Panorama. Edizione 2004 

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